Si narra nella storia della mia vita che una me treenne,
molto prossima ai quattro anni, si addormentò a casa di una lontanta parente
(tanto lontana da non essere quasi parente) durante la preparazione dei
“purciddhuzzi” ancora oggi quando la stessa parente mi incontra chiede a mia
madre “è lei quella che si addormentò mentre facevamo i purciddhuzzi?” mia
madre annuisce allora la parente mi chiede “ti ricordi?” mi viene da dirle
“cara parente, ma ti pare? È passato tanto di quel tempo che non so nemmeno se li
ho mai avuti tre anni ed ammesso chi io li abbia avuti anche se abbondanti, dato
che era dicembre ed io sono nata a febbraio, visto che dormivo posso mai
ricordare??? Mah!!!” che ci facevo dalla parente? Giusto la domanda nasce spontanea! A Casarano
(per chi non lo sapesse ma sono in pochi: in provincia di Lecce) funziona così:
nel periodo di Natale come in ogni paese esiste il dolce tipico natalizio ed a
Casarano appunto, sono i purciddhuzzi molto simili per foggia agli struffoli
napoletani ma totalmente diversi nell’impasto. Orbene! Cosa accade in questo
periodo a Casarano? Che tutte le massaie ligie alla tradizione si organizzano
per la preparazione che è un vero e proprio rito (bellissimo) facendo ricorso al
parentado al vicinato ed anche alle comari che a turno, accompagnate da pargoli
di tutte le età, si scambiano il favore di prestare la propria opera nella
preparazione dei purciddhuzzi. Questo è quanto accadeva “ai miei tempi”
probabilmente oggi l’organizzazione è diversa ma la bontà dei purciddhuzzi
resta invariata ed allora divulghiamo la ricetta!!!
Mezzo kg. di farina “00”,
100 gr di olio di oliva di quello buono,
1 uovo,
100 gr di vino bianco,
la buccia grattugiata di 2 arance piccole o di una grande,
100 ml di succo d’arancia
1 bustina di lievito per dolci.
olio di semi di arachide
Per decorare
miele, confettini colorati ed argentati, cannella e pinoli
q.b.
anticamente si versava la farina a fontana sulla spianatoia (tavolomadia)
gli ingredienti liquidi nel “cratere” della “fontana” e si impastava. Io mi
sono adeguata ai tempi ed ho usato la planetaria, non me ne vogliano le mie
“ave”
dunque:
ho versato la farina nella ciotola della planetaria ho
avviato ed ho unito in sequenza gli ingredienti liquidi. L’uovo, il vino
bianco, il succo e la buccia grattugiata dell’arancia ed infine il lievito per
dolci. Ho fatto andare la planetaria sino a quando l’impasto non è risultato
morbido ma compatto da poterlo lavorare con le mani quindi ho proceduto alla
lavorazione vera e propria dei purcidduzzi. Si tagliano dei piccoli pezzi
dall’impasto e si formano tanti “serpentelli”
dal diametro di circa un centimetro da cui si staccano dei tocchetti di
un centimetro e mezzo al massimo due. Poi questi tocchetti si passano su una
superficie ruvida come si fa per gli gnocchi di patate, si può usare la forchetta,
l’apposito attrezzino in legno o il retro di una grattugia per il formaggio. Io
ho usato appunto il retro di una grattugina media che uso a volte per il
formaggio a volte per la noce moscata. Una volta terminata l’operazione di
“incavatura” ho fritto i purciddhuzzi in abbondante olio di semi di arachide
sino a doratura.
In una pentola media ho sciolto il miele e vi ho calato a
manciate i purciddhuzzi fritti sino a completa “glassatura”. Li ho scolati con
la schiumarola ho composto i vari piattini; infine li ho cosparsi con
confettini colorati ed argentati e spolverati con la cannella sbriciolata
direttamente dalla stecca.
mamma che buoni.... ne prenderei volentieri un paio..
RispondiEliminaCiao cara Ele riesco a passare di qui per farti tanti cari auguri di buone feste!Un grande abbraccio,buona serata di natale...
RispondiEliminaHai ragione così simili agli struffoli,ma molto diversi nell'impasto,sono però una gioiosa espressione del Natale!!Sicuramente deliziosi,sono da provare,magari cercando di far addormentare le nipoti scatenate!!Un abbraccio Ele e tantissimi auguri per l'anno che verrà,a te e tutti i tuoi cari!!
RispondiEliminaChe belle le nostre tradizioni vero? come hai avuto modo di leggere nel mio post anche le donne della mia famiglia si riuniscono per la preparazione dei dolci tipici di questo periodo!è un momento unico e bellissimo! auguri per un sereno anno nuovo e complimenti per questi magnifici "porcduzz" come diciamo quì ;)
RispondiEliminaUna campana che cucina pugliese????? Ma ci sei riuscita benissimo.....tantissimi auguri di uno strepitoso 2012 a te e alla tua bellissima famiglia..
RispondiEliminap.s. anch'io spero di rivederti presto, baciii!!!
Ciao!
RispondiEliminaGrazie per essere passata nel mio blog, mi sono aggiunta ai tuoi sostenitori così non ci perdiamo di vista ;-)
Molto interessante questa tua ricetta, sembra davvero deliziosa!
Un bacione, GG
Queste purciddhuzzisi si vedonno buonissimi,mi ha piaciuto molto la sua storia e per certo la ricetta,mi la copio subito. Augurone. Daniela dicessione del quinto
RispondiEliminamipiacecomplimenti splendide ricette e ti seguo con molto piacere...passa nel mio blog anche se sono alle prima armi se ti va ciao :) il tuo blog
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